mercoledì 16 maggio 2012

Lettera d'Amore alla Sinistra


 
Facciamo un po' di analisi politica... Che ne dite? Alla luce del risultato delle scorse elezioni amministrative, vediamo quale “vento” tira sulla nostra Penisola. E' più che evidente che tira il vento del Movimento 5 Stelle (nonostante il Presidente Napolitano abbia barricato tutte le finestre del Quirinale, pur di non sentirlo...). Il Movimento di Grillo è un uragano che sta travolgendo tutto e tutti. Sinceramente, al contrario di molti altri, io non mi sono stupito affatto del risultato che hanno ottenuto. Era più che evidente che, prima o poi, Beppe e i suoi sarebbero “esplosi” in tutta la loro “potenza”. Molti pensano che l'exploit di questo fenomeno sia il risultato degli scandali politici di questi ultimi mesi. In realtà, la forza di Grillo era ben visibile già anni fa, quando ancora non era successo “nulla”: non c'era la crisi economica, non c'erano gli “scandali”, non c'era l'aria irrespirabile in cui stiamo vivendo... Non c'era “nulla”, insomma (nulla, se paragonato alla merda in cui ci ritroviamo oggi). Già dal 2005, se non prima, stava maturando intorno a Beppe un largo consenso, consenso che mostrava chiaramente che si sarebbe andati “molto” lontano. A Grillo vanno riconosciuti i meriti di aver “visto prima e meglio” ciò che non funzionava, di aver avvertito che stavamo in rotta di collisione con un sistema che non reggeva più (in realtà, Grillo non era l'unico a farlo. Quanti anni sono, ad esempio, che i movimenti ambientalisti denunciano la pericolosità delle ricadute ambientali del Sistema Capitalistico sul pianeta Terra? Venti, trent'anni, almeno. Tutti a deriderli, ad additarli, a definirli “i soliti rompiballe a cui non sta mai bene nulla”... Salvo poi ritrovarsi decine di anni dopo a ripetere le stesse identiche frasi dei “rompiballe”, e a citare gli studi da loro commissionati. Peccato che, nel frattempo, si sia praticamente devastato tutto quello che si poteva devastare). Solamente chi era distante dalla gente, dal popolo, poteva non comprendere quale era la potenza della “novità” che portava in seno Grillo: i giornalisti, gli economisti, i burocrati, i politici borghesi, eccetera. La cosa più grave, però, è che non l'abbia compreso chi aveva il “preciso dovere” di farlo (per storia, cultura, missione sociale, eccetera): la Sinistra. La Sinistra non ha mai compreso, e continua a non comprendere, la forza di questo Movimento (questa è la cosa più grave!?). Sono francamente insopportabili i signori della Sinistra, politici e non, che si mettono il paraocchi per non vedere, e che accusano Grillo delle peggiori nefandezze pur di non ri-mettersi in discussione. Sono preoccupato: chi rischia di uscirne davvero a pezzi da questa situazione è proprio la Sinistra. La Sinistra, come l'abbiamo conosciuta fino ad ora, rischia letteralmente di scomparire dal palcoscenico, se non si da una svegliata (non si salverà certamente passando il resto del suo tempo a definire il Movimento di Grillo “l'antipolitica populista”). Il Movimento 5 Stelle erode voti un po' dappertutto, ma è sopratutto a Sinistra che fa “strage” di consensi. Domanda: è Beppe Grillo che è un grandissimo stronzo che si diverte a distruggere la Sinistra, o è la Sinistra che da molti anni ha completamente smarrito la propria Essenza? Quando guardo e leggo il programma del M5S penso solo una cosa: perchè queste proposte stanno nel gruppo di Grillo, e non nell'agenda di programma di una qualsivoglia coalizione di Sinistra? L'idea che la politica debba essere un servizio per gli altri, per la collettività, limitato nel Tempo (e non, quindi, un mestiere fatto e finito), non dovrebbe essere di Sinistra? L'idea che questo meccanismo perverso della “crescita a tutti i costi”, che non guarda in faccia a niente e nessuno, non sia l'unico percorribile, non è di Sinistra? L'idea che l'ambiente bisogna difenderlo davvero, nei fatti concreti, e non a parole (opponendosi, per esempio, a una grandissima stronzata quale è la TAV in Val di Susa), non è di Sinistra? L'idea che lo Stato ritorni a fare lo Stato, e che non sia più piegato a logiche privatistiche e/o liberiste, non è forse di Sinistra (quando una Banca fallisce, per esempio, non va nazionalizzata?)? L'idea che la globalizzazione sia positiva se si tratta di mettersi in comunione attraverso la Rete, ma che sia assolutamente deleteria quando significa trasportare merci in giro per il Mondo (quando le stesse si potrebbero produrre in loco), non è di Sinistra? L'elenco potrebbe essere ancora molto lungo. Non capisco perchè la Sinistra italiana continui a guardare ed ammirare sempre ciò che è fuori dai nostri confini (prendendosi delle gran cantonate: prima Zapatero, poi Obama, ora Hollande...), e ciò che c'è di positivo qui lo ignori completamente. La Sinistra deve tornare a fare la Sinistra. Buona parte del programma del Movimento 5 Stelle dovrebbe essere il futuro programma della Sinistra (non perchè Grillo sia la “moda” del momento, ma perchè quelle idee SONO di Sinistra).

Ora... Il mio articolo potrebbe sembrare la solita “beatificazione” del leader carismatico di turno. In realtà non è così. Alcune cose di Grillo e dei suoi non piacciono neanche a me. Non mi piace, ad esempio, la politica “urlata” e l'insulto troppo frequente (è insopportabile, però, sentire quelle “scimmie urlatrici”che stanno sempre in Parlamento e in tv criticare il comico genovese perchè, a loro avviso, farebbe della “politica urlata”... Loro... Loro, che hanno trasformato il Parlamento e i mezzi di comunicazione in squallidi teatrini dove vince chi urla più forte, vanno a dare “lezioni di buona educazione” agli altri... Per piacere... Abbiate almeno un ultimo briciolo di Dignità!). Non mi piace l'idea di mettere i giovani contro gli anziani (non è detto che perchè uno sia anziano non possa stare in Parlamento o governare le Istituzioni. Conta la mentalità con cui si ragiona, non l'età anagrafica). Non mi convince, sopratutto, l'onnipresenza (spero temporanea) di Beppe nelle decisioni e nella gestione del Gruppo (pare che, insomma, chi non gli sta troppo “simpatico” venga buttato fuori, senza troppi convenevoli). Non mi convince per due motivi: il primo è che un Movimento, seppur con un Fondatore, deve essere il più collegiale possibile (lo dice la parola stessa: “movimento”)... Il secondo è che ciò potrebbe influire negativamente sulla scelta della classe dirigente. La domanda che mi faccio è: i ragazzi che vengono candidati, secondo quale criterio (e sopratutto, da chi) vengono scelti? Questa, credo, sia la parte più debole di tutta l'impalcatura grillina. Manca un focus sulle singole persone, e sulle loro idee. Al momento abbiamo un leader “carismatico”, che sceglie di non candidarsi (legittimo, per carità, ma con delle inevitabili conseguenze), e idee molto chiare... Perfetto. Oggi come oggi avere queste due cose è già una gran cosa. Ciò che mi appare molto più confuso è tutto il resto. I soggetti “candidati”, per esempio, che ruolo hanno nella costruzione politica e dirigenziale del Movimento? Si limitano solamente a mettere in pratica la “filosofia” del Capo, o possono avere voce in capitolo nei “piani alti” (chiamiamoli così) della questione? Se tutto il nocciolo della questione rimane in mano a Grillo, a lungo andare il meccanismo s'inceppa (vedi alla voce Silvio Berlusconi). L'idea che la politica sia fatta da semplici cittadini, per un tempo limitato, è ottima... I cittadini, però, non devono neanche essere dei semplici “attuatori” di idee altrui. In politica è molto importante la personalità e il carisma del singolo (carisma che, ovviamente, non deve strabordare oltre certi limiti). Nel M5S l'unico ad avere personalità, al momento, mi sembra Grillo. Mi auguro si tratti solamente di una questione “temporanea”, atta a far si che il Movimento prenda quota (voglio dire che, ad un certo punto, Grillo dovrà fare un po' di spazio anche a qualcun altro nella gestione del Movimento). Come vedete, insomma, anche in questa nuova Realtà ci sono aspetti problematici (come dappertutto, del resto). Le parole che ho speso non vogliono tanto essere una lode a Beppe Grillo, quanto una “lettera d'amore” alla Sinistra. La Sinistra deve tornare ad essere un Movimento di lotta e di popolo, con una classe dirigente fatta da semplici cittadini, e con un accesso alla politica libero e facilitato per tutti (questo non toglie che certe idee buone possano e debbano rimanere. Le Primarie, per esempio, sono stata una delle poche cose buone che si è “inventato” il Pd... Grillo non ha mai parlato di primarie nel suo Movimento!). La Sinistra deve mostrarsi coraggiosa nelle proprie Idee (idee che debbono essere radicalmente opposte e scomode a quelle dei propri “competitors”) , ed incorruttibile dinnanzi a ogni “tentazione” e/o inciucio. La Sinistra deve, in sostanza, essere il più lontano possibile dai Palazzi del Potere, e il più vicino possibile ai problemi reali (se così facesse ogni paura che l'attanaglia scomparirebbe, e il termine “grillino” tornerebbe ad avere il suo originale significato: piccolo e simpatico grillo!). Attenzione, perchè questo è un bivio senza alternative: o si cambia radicalmente, o si scompare!? Più di tante parole che si possono utilizzare, un esempio solo è significativo: gli operai prima votavano a Sinistra... Poi, evidentemente delusi, han votato Lega (prendendosi un grosso abbaglio)... Ora son “tornati” a votare “sinistra”, con Grillo. O la Sinistra riesce, con la propria azione, a riconvincere gli operai che si possono fidare di Lei, o la nuova Sinistra sarà solo e solamente Movimento 5 Stelle.

La mia analisi politica si è limitata solamente a questi due aspetti, perchè sul resto c'è poco da dire. Il Popolo della Libertà è scomparso (legittimamente). La Lega... stendiamo un velo pietoso. Il Terzo Polo è morto ancor prima di nascere. Diciamo che il messaggio che emerge da queste elezioni (e in generale da tutti i voti europei), è che la gente è nauseata da chi fino ad oggi si è professato “moderato”. Ci siamo forse finalmente resi conto che c'è più da preoccuparsi dei “moderati” (coloro che c'hanno portato in questo baratro finanziario), che dei “cattivi estremisti”. Certo, siamo fortunati (e dovremmo ringraziare) che noi abbiamo avuto l'exploit di Grillo, e non l'exploit dei neofascisti greci o francesi (anche se, qualcosa di giusto, lo dicono anche loro. Condivido, per esempio, l'idea che le frontiere vadano chiuse alla concorrenza sleale delle merci estere... Certo, loro le vorrebbero chiudere a tutti, merci e persone... Questo è ovviamente sbagliato, perchè un conto è una merce e un conto è un essere umano!). Bisogna ammettere che, sociologicamente parlando, è fisiologico che nei periodi di crisi si vada verso gli “estremismi”, mentre nei periodi di “pace” si facciano scelte più “moderate”. Certo, questo può essere anche molto pericoloso (i regimi totalitari nascono, spesso, dopo grandi crisi sociali)... Tuttavia, credo che oggi come oggi serva un po' di sano “radicalismo”. La strada che la nostra economia ha preso è evidentemente sbagliata, e non resta altro che uscire da questo pantano con una vigorosa sferzata di cambiamento. L'importante è saper scegliere un sano e pulito “estremismo” (onde evitare che la cura sia peggiore del male), e cambiare il volto di questo nostro malandato Pianeta.

Da qui devi ripartire, mia cara Sinistra...

Un abbraccio a tutti,
Anima Blu

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