lunedì 20 dicembre 2010

La deriva...




Cari amici, mi sarebbe piaciuto molto... Anzi moltissimo, aprire questo articolo con la gioia per la notizia della caduta del Governo Berlusconi! Che bello sarebbe stato poter festeggiare assieme a voi la caduta del Caimano! V'immaginate che fantastico Natale sarebbe stato quello che è in arrivo se l'avessimo passato con la certezza che Re Silvio era finalmente stato deposto? Una grande festa davvero! E invece no, purtroppo no... Mi tocca aprire questo articolo con l'amarezza per avere ancora Berlusconi al Governo della nostra povera Italia, e con la grande preoccupazione per gli scontri che sono avvenuti a Roma! Dunque... Berlusconi si è salvato... Si, salvato per modo di dire! Si è salvato grazie ai suoi soliti giochetti sporchi, il solito Cavaliere di nome ma non di fatto: che modo di combattere e vincere è quello di corrompere l'avversario? E' una vittoria barata, è come giocare a carte sapendo già cos'ha in mano l'altro... Bhà, forse sono stupido io che mi stupisco ancora di fronte alle nefandezze di quest'uomo! Non c'è limite al peggio! Ancora più vergognosi sono quei parlamentari che hanno deciso di "vendere" il loro voto in cambio di regali o favori (alla deriva più totale, come dice il titolo di questo articolo)! Vendere il proprio voto è il gradino più basso che un parlamentare può, a mio avviso, toccare... E' fango puro gettato sulla nostra democrazia, sulla Costituzione, su chi è morto per creare la Patria, sui cittadini che vanno a votare... E sopratutto è corruzione bella e buona, anzi "corruzione aggravata"! Spero che i magistrati indaghino a fondo, anche se come al solito non se ne caverà un ragno dal buco. Il nostro Paese ha raggiunto un livello tale di corruzione, in quasi tutti i settori della Vita pubblica, che la prima Legge (o Leggi) che un buon Governo dovrebbe fare sarebbe proprio quella anti-corruzione: dura, forte, mirata a contrastare questo reato ovunque esso si annidi senza morbidezza o tentennamento alcuno. Se questo Paese non inizia seriamente a strappare e punire l'erba marcia, non potremo mai aspettarci che l'erba pulita emerga: il Male soffocherà sempre il Bene, se non lo si sradica dalle fondamenta! Per quanto riguarda i parlamentari ci vorrebbe una bella Legge anti-ribaltone: chi viene eletto con un Partito non deve poter cambiare bandiera una volta in Parlamento! Non sei più in accordo con il tuo Partito? Bene, allora ti dimetti e vai a casa! Ora, comunque, sono proprio curioso di vedere come farà a governare Berlusconi con soli tre voti di vantaggio... L'unica cosa certa è che farà di tutto per restare avvinghiato alla poltrona, sa che se si dimette è la sua fine... Nonostante continui a fare il gradasso, e ad urlare ai quattro venti che le elezioni non lo spaventano, rifugge le urne come un indemoniato rifugge l'acqua benedetta. Dimettersi, e presentarsi di nuovo ai cittadini, sarebbe una chiara ed evidente sconfitta dopo la maggioranza che aveva ottenuto: non è così certo di vincere nuovamente, altrimenti a quest'ora staremmo già votando! E se non vince, ci sono i tribunali che lo aspettano... E' un rischio troppo grosso che non si sente di correre! C'è da giurare, quindi, che, spregiudicato com'è, farà l'impossibile per restare dove sta. Il problema è che è riuscito a stancare tutti, prima Casini e poi Fini (che, guarda caso, ora si sono uniti!). L'idea del Terzo Polo è un'idea di per se vincente, un'idea che potrebbe anche creare dei seri problemi a Mister B. Nessuna Destra europea ha le caratteristiche così "vergognosamente sporche" della pseudo-Destra che ha creato Silvio in Italia... Destra oggi significa essere fondamentalmente "moderati", e la politica berlusconiana tutto è tranne che moderata! Il Terzo Polo è una grossa novità per l'Italia, è un passo avanti verso gli altri Paesi europei. Certo, questo Terzo Polo ha al suo interno delle belle e grosse contraddizioni: la prima è che Casini e Fini sono due ex sostenitori del Presidente, e se oggi lui è così forte è anche grazie e sopratutto a loro che fino a poco tempo fa gli hanno permesso di fare tutto quello voleva! L'ho già scritto in qualche articolo fa: Berlusconi non ha perso la testa negli ultimi tempi, Berlusconi è vent'anni che sta in politica, vent'anni in cui ogni volta che va al Governo presenta le solite cose (leggi ad-personam, tagli alla cultura e al sociale, aiuti agli evasori, condoni etc etc)... Allora è lecito domandarsi: ma Fini e Casini, che ora s'indignano così tanto, in che Mondo vivevano fino a qualche anno fa? Questa grossa contraddizione, vera, è un'ottima arma in mano al Cavaliere per poterli dipingere agli occhi dell'opinione pubblica come dei traditori. La seconda contraddizione, evidente, del Terzo Polo è questa: Casini ha come riferimento un certo tipo di elettorato cattolico pro-life, Fini ha litigato con Berlusconi (fra le varie cose) anche per tutto ciò che riguarda i temi etici (fine vita, accanimento terapeutico, etc etc)... Domanda, come si metteranno insieme le due cose? D'accordo, dicono che condividono un'idea di politica economica comune ma se vanno al Governo non possono occuparsi soltanto di economia!? I temi etici sono un problema spinoso in Italia, urge di essere assolutamente affrontato. Che Alleanza è un gruppo di persone che hanno in comune un solo aspetto della vita politica del Paese? Per tutto il resto cosa facciamo? Ci tappiamo il naso pur di restare assieme? La Chiesa, come prevedibile, non vede di buon occhio quest'idea. E' un grosso limite del Terzo Polo questo. Se Fini fosse stato allineato a Casini sui cosiddetti "temi etici" allora avrebbe sfondato completamente, la Chiesa avrebbe sicuramente benedetto questa "sacra" Alleanza (una nuova Democrazia Cristiana, praticamente!), e il popolo cattolico conservatore avrebbe finalmente avuto un'ottima occasione per non votare più Berlusconi (i cui comportamenti privati mettono abbastanza in imbarazzo chiunque, specie se uno dice di credere in Dio!). Bah, staremo a vedere. Certo un Governo non può andare avanti con questi numeri, e l'idea che Casini subentri nell'esecutivo al posto di Fini mi sembra a dir poco fantasiosa (con tutto il casino che han fatto, Terzo Polo qua, Terzo Polo la, figurati se mò entrano nell'esecutivo!? Poi c'è da riconoscere che da quando ha rotto con Silvio, Pierferdy è sempre stato coerente con la linea che aveva annunciato!). Uno scenario possibile invece è che, viste le offerte che ci sono sul tavolo e vista anche l'incertezza generale in cui è avvolto questo Terzo Polo (per le contraddizioni di cui sopra), singoli parlamentari di FLI e UDC saltino il fosso e ritornino fra le braccia del Papi. E' l'unica strada da percorrere che resta a Berlusconi, altrimenti si deve dimettere. I suoi soldi e i suoi Poteri possono comperare i Parlamentari, ma se ciò non dovesse accadere resterebbero i numeri ad illustrare la cruda realtà, e almeno su quelli il Caimano non può far nulla. Amici, forse ci salverà la matematica! E la sinistra... La sinistra, in tutto questo, che fa? Il Partito Democratico è nel delirio più totale, avrebbe seriamente bisogno di una visita psicoanalitica. Continua a dire di volersi alleare con questo Terzo Polo, nonostante il Terzo Polo gliel'abbia detto in tutti i modi possibili ed immaginabili di non volerne sapere nulla. E' una scena impietosa, non si può guardare! Il PD, come già scrissi, pare uno di quegli uomini innamorati rompiballe che non si rassegnano al fatto che l'amata, il Terzo Polo in questo caso, non provi alcun genere di sentimento verso di lui. E' notizia proprio di questi giorni che Bersani, pur di arrivare all'obiettivo, sarebbe perfino disposto a sacrificare l'ottimo strumento delle Primarie (l'unica novità interessante che si erano inventati!) sull'altare della "Sacra Alleanza". L'idea di fare un'ammucchiata che vada da Fini a Vendola, senza nulla in comune se non l'obiettivo di battere Berlusconi, è francamente degna dei migliori vaneggiamenti di un qualsiasi pazzo. Gli uomini del Cavaliere ridacchiano e sfottono Bersani&Co per questa cosa, ed hanno obiettivamente ragione nel farlo. La Sinistra in generale, ed il PD in particolar modo, devono liberarsi dall'ossessione che hanno per Berlusconi: il massimo problema di una vera Sinistra non può essere solo quello di disfarsi del Cavaliere, per poi poter andare al Governo. Non è questo il punto, assolutamente. L'ho già detto e stradetto, la Sinistra deve tornare a fare e ad essere baluardo di quei Valori che nella Società stanno scomparendo del tutto... Deve ri-vestirsi di forti Ideali e di Valori non-negoziabili... Deve tornare ad essere la Voce del Popolo, per riportare il Popolo a credere nello Stato e nella Democrazia (io sono sempre convinto che la maggior parte degli Italiani siano di Sinistra, ma che non vadano più a votare perchè totalmente sfiduciati da questa politica e dalla sua classe dirigente!). O fa così, o la Sinistra non governerà mai più questo Paese. Non accadrà, ma nell'ipotesi in cui il Terzo Polo accettasse il PD nella coalizione... Bhè, il Pd scomparirebbe! Voglio dire che perderebbe tutto il suo elettorato! Nel Pd c'è una parte che spinge, per così dire, a Destra ed una che spinge, come ovvio, a Sinistra. La parte che spinge a Destra sono i cosidetti "cattolici" (gli ex Margherita, tipo Fioroni, e gente come Letta e Follini). Ma perchè non si levano dai coglioni? Perchè non se ne vanno loro nel Terzo Polo? Cacchio, ce n'è di scelta adesso... C'è l'Api di Rutelli, l'Udc di Casini (da cui fra l'altro Follini proviene), l'Mpa di Lombardo... Mi domando: Bersani sarebbe disposto a sacrificare tutto il suo elettorato per questi tre/quattro disgraziati?? Sarebbe davvero stupido se lo facesse sul serio. Ha ragione Dipietro quando dice che l'unica soluzione è creare un'Alleanza di partiti di Sinistra (ossia Pd, Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà, e personalmente aggiungerei anche l'ex Rifondazione). Il modello dell'Unione di Prodi non era sbagliato (non a caso è stato l'unico modello che è riuscito a battere Berlusconi). Il problema è scegliersi bene gli Alleati, ed un programma firmato e condiviso da tutti... Tutto questo prima di presentarsi agli elettori, ovviamente! Lo sbaglio di Prodi fu d'imbarcare sulla barca anche gente come Mastella, che per chi ha buona memoria fu la vera figura che fece cadere Romano (e non i cosidetti partiti "radicali", come si vuol far credere!). La Sinistra, a mio avviso, avrebbe già dovuto dare il via a quest'Alleanza. Siamo in forte ritardo. A quest'ora dovevamo avere già il candidato premier, scelto grazie alle Primarie, e si dovrebbe star discutendo e pianificando il Progetto di Governo. Invece no. Siamo in alto mare, nel caos e nel delirio più totale. Alla deriva, anche qui. Dipietro e Vendola, a questo punto, dovrebbero prendere in mano la situazione e dare un aut-aut al Pd: o ti decidi, o arrivederci e grazie! Certo, sarebbe un passo azzardato ma, come dicevo prima, questa è l'unica via praticabile e sensata per Bersani&Co. Nel caso non lo facessero, tutti i voti confluirebbero su Idv e Sel e chiunque ci sarà. Poco ma sicuro. Vendola è lanciatissimo, e come già scrissi mi sembra al momento l'unico leader possibile per un'Alleanza di Sinistra. Sicuramente le Primarie, che bisogna assolutamente fare, lo darebbero per vincitore chiunque siano gli "sfidanti". L'unica cosa che contesto a Nichi è che, vista la situazione e visto il suo essersi ufficialmente candidato a leader della Sinistra, non può continuare a fare il Presidente della Regione Puglia. Ormai, com'è ovvio, è quasi sempre fuori da questa terra e questa terra ha assolutamente bisogno di una presenza forte e fissa sul territorio. Non sarebbe, tra l'altro, eticamente corretto tenere il piedi in due scarpe: se mi va male li, ho sempre la mia Puglia. Eh no. La scelta ormai l'ha fatta, e non sarebbe corretto e giusto nei confronti dei pugliesi che per ben due volte gli hanno dato fiducia. Se oggi è quello che è buon merito ce l'hanno i suoi cittadini. Certo, è un peccato perchè è stato confermato da poco tempo e il suo farsi da parte rischia di ridare la Puglia in mano agli "scagnozzi" di Fitto... Forse non avrebbe dovuto candidarsi, ma bisogna anche dire che l'ampia maggioranza che Berlusconi possedeva in Parlamento non dava alito a possibili crisi di Governo. Se la ragion di Stato prevale sulla ragion locale, com'è anche giusto che sia da un lato, non resta che trovare un degno successore e pregare!


Fino a qui la parte politica. Poi c'è, per così dire, la Vita vera. Il giorno della (s)fiducia a Berlusconi è successo, come ormai sappiamo tutti, il finimondo a Roma. E' stato abbastanza impressionante vedere Roma messa così a ferro e fuoco. Ha ricordato moltissimo Genova 2001, vertice mondiale. Sapete, cari amici, appena ho visto quelle immagini ho pensato: qui sicuramente l'han fatto apposta. Il giorno della sfiducia, un momento mediaticamente "tragico" per il Governo... Mettiamoci un pò d'infiltrati, facciamo scoppiare il casino, così poi possiamo dire: "vedete, cittadini, come sono i soliti comunisti? Vogliono il colpo di Stato, eccetera eccetera". Ero assolutamente convinto, insomma, che quello che è successo fosse assolutamente estraneo, non accettato, dagli studenti che manifestavano. Oggi non lo sono più così tanto, e questa cosa mi preoccupa moltissimo. Chiariamoci, qualche infiltrato/fomentatore ci sarà stato sicuramente (come anche alcuni video dimostrano)... L'impressione che ho, però, è che gli studenti accettassero e promuovessero quelle azioni violente (ed è indubbio che molti vi abbiano anche partecipato attivamente). Ho avvertito questa netta sensazione guardando Annozero giovedì scorso. C'erano alcuni studenti, che davanti alla domanda netta ed inequivocabile "voi condannate o meno quelle azioni violente?" non solo hanno chiaramente glissato, ma in certi passaggi hanno addirittura giustificato e "sposato" i metodi usati. Mi aspettavo non solo che condannassero senza se e senza ma, ma che se ne saltassero fuori con un: "chi ha compiuto quelle azioni è assolutamente estraneo al movimento studentesco". E invece no, non è successo. Questo è molto preoccupante. Dovrebbe obbligarci TUTTI a fermarci e riflettere. Gli studenti non condannano più la violenza, ma addirittura la sposano e l'abbracciano. Questo significa che siamo arrivati al livello più basso di dignità sociale del Paese. Quando scaturisce la violenza significa che il fondo del barattolo è sempre più vicino. Io condanno assolutamente e totalmente quella violenza. La violenza non è MAI giustificabile, per nessun motivo al Mondo. Quando si usa violenza si passa inevitabilmente dalla parte del torto, anche se si possono avere TUTTE (e proprio tutte) le Ragioni di questo Mondo. Aggiungo che non è giusto che ad oggi non ci sia nessuno in prigione per quello che è accaduto. Non so se siano o meno quei quaranta che avevano fermato e poi rilasciato, ma qualcuno con la responsabilità per quello che è accaduto dovrà pur esserci. Lo si trovi, e lo si assicuri alla Giustizia. Credo che questo sia il primo passaggio, obbligato, per intavolare qualunque altro tipo di discorso. Il secondo passaggio, che bisognerebbe sempre fare (ma che raramente si fa) di fronte ad un fenomeno sociale è: perchè è accaduto? La violenza dei ragazzi non è in alcun modo accettabile, ma è assolutamente capibile. E' capibile, perchè i giovani non hanno più un futuro in questo Paese (e nella società occidentale, in genere). Qualcuno gli ha ammazzato il futuro, e quando uno non ha più futuro impazzisce. E' ovvio, è normale che accada questo. I genitori hanno ammazzato il futuro dei propri figli. Come si fa a vivere in una Società dove lo schema comune è: avere un lavoro, comprarsi una casa, sposarsi, e avere dei figli, se sai già di non poterle fare tutte queste cose? E' evidente che qualcosa non ha funzionato. E' evidente che il meccanismo si è inceppato. Questo meccanismo economico della continua crescita economica, del vivere per consumare/consumare per vivere, del valere solo se comperi e produci, ha retto per un bel pò... Si, c'è stata la rivoluzione industriale... Il progresso... Il benessere... Ha retto per tutti questi anni, d'accordo. Adesso, però, non funziona più. Rendiamocene conto. Non possiamo continuare a far finta di nulla, a dire "passerà", a sperare che si ricominci a crescere. E' proprio questa la parolina magica: crescita. Non si può crescere sempre, è contro-natura. Nella Vita si nasce, si cresce, e poi s'invecchia. Nella Società, allo stesso modo, non si può crescere sempre... Questa Società, invece, è basata proprio sul meccanismo che può continuare ad esistere solo se continua a vendere incessantemente (quindi a crescere). La Fiat, ad esempio, può continuare ad esistere solo se continua a vendere auto... Ma i cittadini, obiettivamente, non possono cambiare auto ogni sei mesi. O almeno non più. Ed ecco che il meccanismo s'inceppa. La Fiat, che non vende più auto come le vendeva 10-15 anni fa, per continuare a far quadrare i conti, "deve" chiedere sempre meno diritti ai lavoratori. Il punto è che non si tratta del sacrificio di una volta, ma di una corsa paradossalmente "all'indietro". Sempre meno diritti, per esistere ora. E domani? Ancora meno. E poi ancora, via di questo passo. E' un pò come un drogato che ogni giorno deve aumentarsi la dose, altrimenti sta male. La nostra Società è drogata... E' disposta a tutto pur d'iniettarsi sostanza, senza rendersi conto che quel gesto la uccide ogni giorno di più... Proprio come i drogati, insomma. Mi fanno incazzare, quindi, gli industriali, i politici, gli economisti truffaldini, che continuano ad invocare la "crescita". La "crescita" da noi è finita, chiaro? La crescita ora c'è in Cina, perchè la Cina ha cominciato da relativamente poco tempo la sua corsa al Capitalismo... Ma fra un pò di anni, non si sa quanto, staranno messi come noi oggi (o forse peggio!). Questo è il meccanismo chiave, dal mio punto di vista. Tutto il resto è una conseguenza a pioggia: il futuro dei giovani, l'ambiente, il razzismo, etc etc. E' chiaro che se non c'è più mercato, economia, sostanzialmente si potrebbe dire non c'è più Società (perchè economia e mercato sono i componenti fondamentali della nostra Società), non c'è nemmeno un futuro per le nuove generazioni. Siamo davvero arrivati al punto in cui la generazione dei padri non lascerà un Mondo migliore alla generazione dei figli. Un genitore spera sempre il meglio per il figlio, no? Lavora perchè il figlio abbia una buona Vita. Oggi, paradossalmente, i genitori che continuano a lavorare nella Società contribuiscono ogni giorno di più a distruggere il futuro dei propri figli. I giovani, a livello di percezione, l'hanno capita questa cosa... E, giustamente, si stanno incazzando come pazzi. Perchè dico a livello di percezione? Perchè reagiscono con la violenza. Se questa cosa l'avessero capita con la riflessione, lavorerebbero in modo differente. Mi piacerebbe rivolgermi ai miei compagni giovani, e dirgli: fermatevi a riflettere. Fermatevi, e ragionate. Ragionate su quali siano i motivi "reali", quelli che stanno in cima a tutto, per cui siete così GIUSTAMENTE incazzati. Fermatevi anche a riflettere su quali siano i comportamenti dannosi che fate voi: quelli quotidiani, che fate ogni giorno nella Società e che contribuiscono a distruggere il vs. Futuro, quelli di reazione-protesta, quelli di non-azione. La Rabbia è un sentimento umano, nobile, utile... E' un sentimento sterile, però, se resta soltanto buttato su una strada. Alla Rabbia deve corrispondere un'azione pratica di cambiamento, altrimenti non serve a nulla. Guardate cos'hanno fatto, grazie alla Rabbia feconda, Gandhi e i suoi... Martin Luther King... Il '68. La vostra Rabbia non può essere soltanto lanciare pietre ai poliziotti. Siete troppo intelligenti per fermarvi a questo. Avete davanti ai vostri occhi la prova provata che questa Società, organizzata in questo modo, non funziona più. Non distruggetela a sassate, ma mettetevi intorno ad un tavolo per studiarne una differente e possibile. Lo dovrebbero fare gli adulti, i politici, gli industriali, gli economisti, ma temo siano troppo ciechi e troppo "drogati" per farlo davvero. Allora fatelo voi, anzi facciamolo noi. Proviamo a costruire una Società diversa, basata su un equilibrio che possa reggere nel Tempo e non sulla crescita forsennata... Una Società diversa, dove il denaro sia strettamente collegato ad un qualcosa di pratico e materiale (insomma, non che con i soldi si fanno i soldi)... Una Società dove al centro non ci sia l'economia, ma l'Uomo con i suoi bisogni Primari. L'altro giorno riflettevo su questa cosa: tutti i problemi che l'Uomo deve risolvere ogni giorno (l'economia, la borsa, il Pil, i bilanci) sono solo delle sue "invenzioni". Voglio dire, sono tutti problemi "virtuali"... Non esistono, non sono per nulla legati alla Natura dell'Uomo. Viviamo in un Mondo problematico, che abbiamo creato noi. Sono tutte sovrastrutture, che se le togliessimo del tutto non cambierebbe nulla. I soldi, che sono il centro di tutti i problemi, in Natura non esistono. Ora, non dico che bisogna tornare nell'Età della pietra... Il punto, però, è che in questa Società i "bisogni fasulli" hanno preso tutta la scena... E i bisogni "primari" dell'Uomo? Scomparsi, si è fatto finta di non vederli per tutti questi anni. Cari compagni giovani, quello di cui abbiamo bisogno non sono le pietre. Sono i bisogni Primari, che devono essere ri-messi al centro di tutto. Bisogna partire da questa Società, per crearne una diversa. Si potrebbe dire che questi sono i soliti discorsi demagogici ed utopistici. Può essere, può darsi che chi lo dica abbia anche ragione... Ma in alternativa cosa c'è? In alternativa c'è solo la deriva. Siamo su una zattera piena di falle, una zattera che imbarca acqua da tutte le parti. Una zattera che non si sa quanto ancora reggerà, e sopratutto dove ci porterà. Questo è il senso del titolo di questo articolo: "la deriva" (già l'avevo accennato nell'articolo "L'arroganza dei Padroni"). La deriva su tutti i fronti, politica (con Berlusconi, anomalia tutta italiana), sociale, economica, mondiale. Bisogna assolutamente interrompere il flusso di questa zattera alla deriva, dal piccolo, dal basso. Costruendo un'alternativa possibile e duratura. Costruendo, non distruggendo.
Ah, dimenticavo... Nel bel mezzo di tutta questa deriva c'è anche lo scenario militare mondiale. Fra le due Coree non si respira certo una buon'aria, grazie anche agli Stati Uniti (ma Obama non doveva essere il Premio Nobel per la Pace? Mah...). Ce ne sono in giro tanti di pazzi, purtroppo. Pazzi che governano Paesi decisivi. L'ipotesi che a qualcuno di questi salti il grilletto dell'atomica non è poi così remota. Staremo a vedere, sperando nel meglio. Comunque sia... Buon Natale Italia, e buon Natale Mondo! Anima Blu

Voglio ricordare la dignità di mio padre operaio...



di Luca Mazzucco, Torino
http://domani.arcoiris.tv/author/luca-mazzucco/


Ero tornato da poche ore, l’ho visto, per la prima volta, era alto, bello, forte e odorava di olio e lamiera. Per anni l’ho visto alzarsi alle quattro del mattino, salire sulla sua bicicletta e scomparire nella nebbia di Torino, in direzione della Fabbrica.
L’ho visto addormentarsi sul divano, distrutto da ore di lavoro e alienato dalla produzione di migliaia di pezzi, tutti uguali, imposti dal cottimo. L’ho visto felice passare il proprio tempo libero con i figli e la moglie. L’ho visto soffrire, quando mi ha detto che il suo stipendio non gli permetteva di farmi frequentare l’università. L’ho visto umiliato, quando gli hanno offerto un aumento di 100 lire per ogni ora di lavoro. L’ho visto distrutto, quando a 53 anni, un manager della Fabbrica gli ha detto che era troppo vecchio per le loro esigenze.
Ho visto manager e industriali chiedere di alzare sempre più l’età lavorativa, ho visto economisti incitare alla globalizzazione del denaro, ma dimenticare la globalizzazione dei diritti, ho visto direttori di giornali affermare che gli operai non esistevano più, ho visto politici chiedere agli operai di fare sacrifici, per il bene del paese, ho visto sindacalisti dire che la modernità richiede di tornare indietro.
Ma mi è mancata l’aria, quando lunedì 26 luglio 2010, su La Stampa di Torino, ho letto l’editoriale del Professor. Mario Deaglio. Nell’esposizione del professore, i "diritti dei lavoratori" diventano "componenti non monetarie della retribuzione", la "difesa del posto di lavoro" doveva essere sostituita da una volatile "garanzia della continuità delle occasioni da lavoro", ma soprattutto il lavoratore, i cui salari erano ormai ridotti al minimo, non necessitava più del "tempo libero in cui spendere quei salari", ma doveva solo pensare a soddisfare le maggiori richieste della controparte (teoria ripetuta dal professor Mario Deaglio a Radio 24 tra le 17,30 e la 18,00 di Martedì 27 luglio 2010).
Pensare che un uomo di cultura, pur con tutte le argomentazioni di cui è capace, arrivi a sostenere che il tempo libero di un operaio non abbia alcun valore, perché non è correlato al denaro, mi ha tolto l’aria. Sono salito sull’auto costruita dagli operai della Mirafiori di Torino. Sono corso a casa dei miei genitori, l’ho visto per l’ennesima volta. Era curvo, la labirintite, causata da milioni di colpi di pressa, lo faceva barcollare, era debole a causa della cardiopatia, era mio padre, operaio al reparto presse, per 35 anni, in cui aveva sacrificato tutto, tranne il tempo libero con la sua famiglia, quello era gratis.
Odorava di dignità.