mercoledì 23 settembre 2009

Spiritualità, Fede e Realtà

Spulciando un pò nei vari commenti lasciati sul blog ho trovato una domanda postami da Valentina parecchio tempo fa e a cui non ho ancora dato risposta. Provvedo subito:

"Da quanto ho capito tu credi in Dio e in Cristo... Cosa ne pensi delle persone atee?"

Bhè, in tutta sincerità, penso che gli atei pecchino un pò di presunzione. Esattamente come i credenti. Ebbene si, cari amici, Anima Blu è agnostico. Chi fino ad oggi pensava che fossi un fervido cristiano si sbagliava, anche se (a dirla tutta) questa è una consapevolezza che ho maturato particolarmente negli ultimi tempi. Infatti molti, a ragione, sono stati tratti "in inganno" (per così dire) dalla mia "pubblica dichiarazione di fede" fatta da Bonolis al Senso della Vita nel 2006 (con conseguenti inviti in manifestazioni prettamente religiose, le quali mi hanno fatto assolutamente piacere ma in cui capirete mi sentivo un tantino fuori posto)... Oltre al fatto che, come già detto, allora non avevo ancora un'idea ben precisa quella mia affermazione aveva un suo particolare senso... Che, per ovvie motivazioni di tempo, in trasmissione non ho potuto spiegare. Magari alla fine di questo articolo proverò a farlo, anche se non è mai facile spiegare concetti profondi con delle semplici parole. Ma torniamo all'inizio: atei, cristiani e presunzione. Affermare con certezza che Dio non c'è è presunzione. Esattamente come affermare il contrario. Nessuno, mi pare, è mai tornato a riferirci quale dei due "schieramenti" abbia ragione. Certo, a sostegno delle convinzioni degli atei non c'è nulla. Si basano soltanto su una loro (chiamiamola) "opinione personale": Dio non c'è. Non ci può essere, non è razionale. Punto. E' il massimo della presunzione, più di così non c'è nulla. Anche se, personalmente, ho una grande stima degli atei: essi sono la Razionalità fatta persona. Chi mi conosce bene sa che in me convivono un lato fortemente spirituale (non a caso ho scelto come nome d'arte Anima Blu... E attenti a non confondere Spiritualità con Fede!), idealista, sognatore ed uno invece profondamente razionale, lucido, "controllato" per così dire. Ho stima per gli atei perchè abbracciare la Razionalità è sicuramente una scelta "coraggiosa" e, in questa Vita, anche molto "utile". Certo, si perdono molto dal lato emozionale (ciò che ci regala l'Anima) e le loro idee (create dalla Mente, ovviamente molto sviluppata in loro) sul piano sociale, seppure solide, rischiano di "seccare" perchè non bagnate da quei concetti "spirituali" che caricano di Forza e Continuità nel Tempo un determinato Valore. Ecco perchè qualunque Idea (seppure la più giusta del Mondo) se non è sostenuta da un'impalcatura più "elevata" rischia di sbriciolarsi su se stessa. Ecco perchè, ad esempio, se da un lato stimo uno come Beppe Grillo per le sue proposte, dall'altro credo che quelle stesse proposte non siano davvero risolutive nel Tempo perchè non accompagnate da un panorama idealistico. Le sue idee sono materialiste: c'è un problema pratico, una contraddizione, un'idiozia della nostra Società... Troviamo la soluzione più giusta, senza badare a falsi perbenismi o asservimenti, e applichiamola. Bene, giustissimo. E' già tanto, non c'è quasi praticamente più nessuno che elabora idee senza pensare alla paura di scontentare qualcuno di potente. Ma la Vita è bastarda, dentro ad ogni cosa c'è la sua stessa contraddizione. Se l'Idea non scaturisce da un Concetto che stia in una Dimensione Spirituale, quindi fuori da quella Materiale, rischia prima o poi di traballare e crollare su se stessa. Non so se sono riuscito a spiegarmi... E' lo stesso motivo per cui i politici non dovrebbero essere degli avvocati, degli economisti, degli imprenditori, ma dovrebbero essere prima di tutto dei FILOSOFI... E poi tutto il resto. Eh già, cari amici, per governare bene un Paese bisognerebbe essere prima di tutto persone con dei veri Ideali in testa, con Concetti e maturazione Spirituale profonda. Prima di dire si o no, bello o brutto, giusto o sbagliato, bisognerebbe ragionare (filosofeggiare) a lungo su quel problema. Si uscirebbe dal bieco e sterile scontro fra destra e sinistra. Se i nostri politici fossero prima di tutto FILOSOFI lavorerebbero per il vero Bene di uno Stato, e non penserebbero solo alla comodità e convenienza di avere una poltrona in Parlamento. Dove sono finito a parlare... Da Dio alla politica. Mi dovete scusare, ma quando inizio a srotolare le mie Idee poi mi perdo. Anche perchè, ragionando e riflettendo un pò sulla Vita e gli Ideali, ho capito che ogni cosa è collegata. Nulla è a se stante. E' questo nostro Mondo che vuole separare e categorizzare tutto, la peggior cosa che si potrebbe fare. Comunque ora torniamo subito all'inizio, da dove siamo partiti. Magari questi argomenti li approfondirò meglio in un altro articolo. Volevo solo aggiungere rapidamente due cose che mi sono venute in mente or ora, riguardo le Idee sociali non accompagnate da un'impalcatura Spirituale. Perchè il modello comunista è fallito? Su un piano Idealistico Materiale il comunismo era giustissimo: inizialmente ci sono le lotte, l'odio, l'alienazione, la frustrazione nelle e tra le varie classi sociali (gli stessi identici problemi di oggi). Qualcuno, ad un certo punto, individua la radice del problema nelle forti disparità economiche fra le classi (pure questo non è cambiato, giusto? Giusto!). Quel qualcuno, infine, trova la soluzione nello Stato dittatoriale che "impone" l'uguaglianza fra le persone. Ecco che l'Idea Materiale (giusta, ovvero la vera uguaglianza fra tutte le persone) crolla su se stessa e sulla contraddizione d'imporre la Giustizia con un mezzo che tutto è tranne che giusto... La dittatura. E' un discorso lungo da fare, ma in sintesi potremmo dire che l'Idea Spirituale avrebbe puntato molto più favorevolmente ad una rivoluzione dell'Anima delle Persone: prima di tutto la gente deve elevarsi al di sopra della semplice e sterile Vita materialistica, e per farlo dovrebbe imparare a conoscere e viaggiare dentro se stessa. Oggi abbiamo un mare di gente che non sa chi cazzo è lei stessa. Viaggiano tutti come degli idioti, corrono qua e la, sempre, tutto il giorno, con indosso una maschera che si sono messi loro stessi o la Società. Questo è il primo passo. Ecco perchè le rivoluzioni di Gandhi o Martin Luther King sono state prima di tutto Rivoluzioni Spirituali (spingevano la gente alla Conoscenza e all'Amore di se stessi. Come faccio io a lottare per me stesso, a non farmi mettere i piedi in testa, se prima di tutto non so chi sono?), ed ecco perchè il loro Senso e Significato rimarrà nel Tempo PER SEMPRE. Dovrebbe imparare il nostro "odierno" rivoluzionario Beppe Grillo: non basta mandare a 'fanculo tutti quanti (anche se, certo, a volte può essere molto liberatorio), perchè quel qualcuno che mando a 'fanculo può rinfacciarmi che forse io non sono tanto meglio di lui. Ed io che non so nemmeno chi sono cosa cazzo gli rispondo? L'Idea Materiale crolla. L'uomo, nella Storia e tanto più nella Società, è sempre stato privato del suo Valore e di quella che Nietzsche chiamerebbe "volontà di potenza". Vedete, cari amici, ciò che (fra le varie cose) non mi convince della Fede (e così ci riagganciamo al punto di partenza) è l'affidarsi completamente a Dio, quasi "deresponsabilizzandosi". Prima ho detto: attenti a non confondere Spiritualità e Fede. Senza Spiritualità l'uomo e le sue Idee (come già detto) rischiano di diventare secchi e aridi. La Spiritualità è ciò che ti consente di conoscere te stesso, successivamente gli altri (ed è un'opera, un "lavoro" diciamo, che non finisce mai... Nessuno può dire un giorno: basta, ho capito tutto. Conosco tutto. E' un'idiozia perchè in questa Vita qualsiasi cosa è dinamica, mutevole. Cambiamo noi stessi, gli altri, e la Realtà che ci circonda. Si tratta, quindi, di una Conoscenza "parziale"... Ma importante, importantissima). Nella Spiritualità l'uomo è attivo, perchè dalla sua Anima nascono idee concrete per migliorare il Mondo. Nella Fede questo non avviene, un pò per Dna interno alla religione stessa e un pò per la manipolazione mentale che gli "amministratori della Fede" (attenzione, stò parlando di TUTTE le religioni... Nessuna esclusa!) fanno sui propri credenti. Ciò che non mi convince della Fede, in particolar modo, è l'aspetto di Dio che interviene nella Vita degli uomini. E il problema sta a monte: da dove veniamo? Cosa ci facciamo sulla Terra? Domande epocali che da millenni attanagliano l'Anima e la Mente delle persone (anche se, ultimamente, queste domande epocali sono state sostituite da altre molto più importanti del tipo: cosa farà l'Inter questa settimana? Ma George Clooney è davvero gay? Uscirà finalmente il 6 al Superenalotto?), provocano inquietudine e un senso di vuoto. La Fede prova a darci un senso, la religione cristiana parte dalla "storiella" dell'Eden per arrivare a dirci che siamo sulla Terra, che alla fine risorgeremo tutti quanti, che ci sarà il Giudizio finale, che il Diavoletto tenta di tirarci dalla sua parte. Pare quasi una sfida fra Dio e il Demonio a chi si accaparra più gente, il significato di peccato non è ben chiaro, il giusto o sbagliato, bene o male, alla fine diventa molto soggettivo: il tossicodipendente dove lo mettiamo? In Paradiso o all'Inferno? E il mafioso? Alla fine chiunque può avere delle buone motivazioni per essere giustificato, e la Vita delle persone diventa quasi una gara a guadagnarsi la benevolenza di Dio. E badate bene che questo concetto è antico come il Mondo: il timore degli Dei, il senso di vuoto e piccolezza e mistero e inquietudine che l'uomo prova dinnanzi all'immenso che lo circonda... La paura della MORTE. Ahi ahi ahi, e qui abbiamo toccato un tasto dolente. Vi siete mai chiesti perchè tanta gente "acquista", o aumenta se già la possiede (e bisogna vedere quanta poi davvero ne ha la gente che dice d'averla), la Fede verso l'età anziana? Avanti, ragazzi, non raccontiamoci storie: la Fede è, principalmente, ciò che serve all'Uomo per trovare una specie di risposta a ciò che non conosce e di cui ha quindi Paura. Voi non avete mai provato a fermarvi un minuto, e pensare: ma se dopo la Morte non ci fosse nulla? Il Vuoto... Il Vuoto, cazzo. Per l'Eternità... Scompariamo, PER SEMPRE, e con noi scompare tutto ciò che c'è intorno: persone, animali, cose, insomma Vita. Scompare la Vita. A voi non provoca un senso d'inquietudine pazzesco? A me si, e mi devo bloccare quando entro in questa spirale perchè sento che mi lacera qualcosa dentro. La Fede prova a rispondere a questo, e dice: dopo c'è la Vita Eterna. Qualcuno è mai tornato a dircelo? Qualcuno di noi ha la certezza che dopo non c'è il Nulla? No, perchè se qualcuno ne avesse la certezza nessuno più piangerebbe ai funerali. Anche quelli che si dicono certi della propria Fede quando muore qualcuno di caro al funerale piangono, e non è perchè ne sentiranno la mancanza (come ti rispondono). Se fosse per questo motivo non piangerebbero appena è morto, magari proverebbero malinconia negli anni. Piangono perchè hanno la paura, legittima, di non rivederlo MAI PIU'. Perchè non hanno la certezza matematica di quello in cui dicono di credere. La Fede diventa dunque la Consolazione, la Speranza. Credetemi, la mia Anima ha una forte Speranza che quello in cui dicono di credere i cristiani esista davvero. Una Speranza grande come il Mondo, grande quanto la Paura e l'Inquietudine che mi da la Morte. La Mente razionale, però, non può accettare e dare per scontato qualcosa di cui non c'è prova certa. Mente e Anima, come spesso accade, entrano in conflitto ed in questo caso scaturisce dal conflitto l'Agnosticismo. Riconoscere la propria piccolezza nei confronti dell'Immensità che ci circonda, riconoscere con umiltà di non avere abbastanza risorse per dare una risposta a certe domande. Questo però, attenzione, non significa rassegnarsi. Tutt'altro. Le domande sull'Esistenza dell'Uomo e della Vita (da dove veniamo? Qual'è il senso del nostro stare nel Mondo? Dove andremo?) sono importanti e ci tormentano, perchè non riusciamo a dargli risposta, ma alla fin fine anche se avessimo le risposte non ci servirebbero a nulla. Non cambierebbero nulla. Voglio dire, la Vita in questa Realtà terrena ha un suo corso prestabilito che non possiamo modificare. Tutti nasciamo, cresciamo, invecchiamo, e alla fine moriamo. A volte addirittura il corso naturale della Vita viene interotto, e non segue la linea esposta sopra. E' significativa l'immagine della Morte come di un Essere con la Falce che verrà sicuramente a trovarci, non si sa quando, ma è certo che verrà. L'altro giorno è morta un'amica, che avevo visto solo qualche mese prima. Stava in piena salute, tre o quattro mesi dopo sarebbe morta. Il Destino l'aveva già scritto, si rideva e scherzava ignari di ciò che il Tempo avrebbe portato di li a poco. L'unica cosa certa che abbiamo, dunque, è la Vita. E' tutto ciò che abbiamo, finchè ce l'abbiamo. Mi scaturisce una riflessione su quanto sia importante godere di ogni singolo minuto di questa Vita, perchè tutto d'un tratto ti può essere tolta. Dovrebbe anche rifletterci questa Società, questa Società che toglie il Tempo agli uomini (vedete come da un Concetto Spirituale nasce un'Idea Materiale?). La Vita è tutto ciò che abbiamo, l'unica certezza della nostra Esistenza. E' davvero importante, dunque, amarla e proteggerla (ecco perchè, a livello Idealistico, dissento con la Sinistra su certe questioni... Tipo l'aborto, il fine-vita eccetera. Dico a livello Idealistico perchè a livello Sociale e Statale deve sempre valere per primo il Principio della Libertà Personale, ma magari anche questo sarà oggetto di un altro articolo)... Ma sopratutto VIVERLA. Sembra una scemata, ma se ci pensate bene c'è un sacco di gente che non VIVE ma SOPRAVVIVE. E quelli che, dal mio punto di vista, sopravvivono non sono i poveri disgraziati dei nostri marciapiedi (com'è solito pensare) ma tanta gente normale che vive nella propria bella casuccia. Non hanno Ideali, non hanno un briciolo di Spiritualità, non si pongono domande, non riflettono. Vivono per niente, buttano la loro Vita nel cesso. Sono vuoti, li vedi, non hai di che parlarci se non del tempo (meteorologico, ben inteso). Famiglie all'americana, dove tutto passa sopra la testa senza fare nè caldo nè freddo. All'apparenza famigliole felici ed unite, dietro al velo scopri poi che magari c'è l'amante... Figli che si sballano ogni sabato sera... Illusi di conoscersi, ma in realtà perfetti sconosciuti coabitanti nella stessa misera Vita... Non sto estremizzando, credetemi, oggigiorno ne trovi in giro tante di situazioni del genere. Oggi è difficile, ad esempio, trovare una persona con cui passare la serata a parlare d'Ideali. La gente è superficiale, preferisce non pensare, non riflettere. Perchè riflettere preclude poi il mettersi in gioco in prima persona. Ecco, vedete, anche io a mio modo son razzista perchè divido l'Umanità in due categorie: VIVENTI e SOPPRAVIVENTI. Non odio chi sopravvive, ben inteso, molte sono anche delle ottime persone. Quando gli parli di qualcosa di un pò più elevato magari ti stanno anche a sentire, e forse forse può anche essere che qualcosa del tuo parlare li sfiori. Solo che, appena dopo, ricascano in quello che io chiamo "Limbo dell'Idiozia", e a me questa cosa porta tanta tristezza e sfiducia nel genere umano. Certo, chi sopravvive non lo ammette mai. Anzi, a volte vuole quasi farsi passare per una persona profonda. E per far ciò cosa usa? La Fede, eccola li (essere profondi non significa sciorinare una serie d'insegnamenti che hai imparato la Domenica a messa o al catechismo. Il prete t'imbottisce di prescrizioni e regole, tu le assorbi senza nemmeno ragionarci su. Sei tutto tranne che una persona profonda!). E' come una polverina magica, da tirare fuori ogni qualvolta occorre. A questo punto sento che urge una mia precisazione, per non essere frainteso: in questo articolo io non voglio ridurre il Significato della Fede ad un qualcosa di ridicolo. Lungi da me. Magari un pò confusamente ma stò seguendo due filoni... Il primo è un'analisi razionale (dal mio punto di vista) della Fede in quanto tale, la seconda è un'osservazione sull'uso personalizzato che tanta gente fa della Fede. Personalmente, come ho una Stima profonda degli Atei, altrettanta ne ho per chi crede in Dio. Ma per chi ci crede davvero. La Religione, le Religioni tutte, sono un qualcosa di estremamente importante nell'Esistenza dell'Uomo. Guai, guai ad un Mondo senza Religioni. La Fede è vera e sincera quando è l'impalcatura su cui è montato un uomo straordinario, non quando è lo strumento privato per giustificare le proprie fragilità o ipocrisie. Io provengo da due genitori fortemente credenti, che sul loro Credo hanno basato tutta la Vita. Credetemi, ogni singolo istante. Il loro Credo è ciò che li fa essere VIVI, attenti alla realtà circostante, pronti ad intervenire nella Società ogni qualvolta sia necessario (senza poi andare a sbandierare nulla), coraggiosi da gridare la Verità in faccia alla gente senza farsi troppi problemi. Insomma, prima c'è e ci deve essere l'Uomo. L'Uomo sveglio, attivo, solidale, l'Uomo VIVO. Cosa sia poi ciò che da Vita a quell'Uomo (per alcuni può essere la Fede appunto, per altri l'Arte, per altri ancora le proprie Passioni eccetera) non importa, ogni sostegno positivo è ben accetto. La Vera Fede non può non essere Azione, Impegno, Forza. Oggi, invece, il cosidetto "uomo credente" che fa? Prega. Il Mondo va a puttane, e lui prega. Qualcuno mi può spiegare, gentilmente, cosa cazzo significa pregare? No, perchè sinceramente questo Verbo non riesco a capirlo. Pregare significa ripetere meccanicamente tutta una serie di frasi. Mi viene risposto che pregare significa chiedere fortemente qualcosa a Dio. Prego Dio di fare cosa? Di non essere troppo cattivo? Di essere misericordioso? Di avere pietà di noi? Ma insomma, io non capisco (forse sono duro di comprendonio): questo benedetto Dio ci ha lasciati liberi su 'sto schifo di Terra si o no? Perchè a livello teorico pare in un senso, però poi stiamo tutto il giorno ad invocarlo (e intanto non facciamo un bel fico di niente). Pare quasi una Libertà con la condizionale. E' inutile, amici miei, lo so che siamo troppo piccoli e soli per non avere paura dell'Immenso che ci sovrasta... Ma non possiamo consolarci con l'idea che c'è qualcuno che ci segue passo passo. Se affermiamo che Dio interviene nella nostra Vita terrena, togliamo una base solida anche solo all'ipotesi che Dio esista.

IPOTESI NUMERO 1:
Dio non interviene nella Vita degli Uomini. Siamo stati mandati sulla Terra per un Significato preciso, che non è stato dato a noi conoscerlo (come, del resto, è oscuro tutto il Senso della nostra Esistenza).

IPOTESI NUMERO 2:
Dio interviene nella Vita degli Uomini. Secondo quali criteri interviene? Perchè esistono situazioni che vengono colpite da più disgrazie, altre da nessuna? Dio ha un progetto su ognuno di noi? Allora perchè siamo costretti a vivere? Se tutto è già stabilito, se Dio muove i fili (lui tutto può, noi no) per farci andare nella direzione prestabilita, dove sta la libertà? Dio vuole vedere che noi non cadiamo nel Peccato? E' un gioco perverso, cos'è peccato? Nella nostra Società moderna, dove sta il confine e la linea fra giusto o sbagliato? Come facciamo a capirlo da soli? Se Dio interviene nella nostra Esistenza perchè non ce lo spiega? Ah, parla tramite i vescovi e il Papa? Bhe, allora stiamo proprio a posto.

Prendiamo, ad esempio, la storia dei miracoli (considerata, da molti, prova tangibile dell'Esistenza di Dio). Immaginatevi un terremoto, un incendio, una disgrazia, quello che ve pare a voi. Mettiamoci, che so, due famiglie che abitano vicino. Nella stessa tragedia ad una mamma muore il figlio (un bimbo), all'altra no. Per tutto il resto della loro Vita la mamma col figlio ringrazierà il Signore Iddio per aver protetto il bimbetto, l'altra invece maledirà quello stesso Dio che la prima ringrazia. La mamma che ringrazia Dio, se pensa all'altra madre, come può continuare a farlo? Come può Dio salvare un bimbo e lasciarne morire un altro, identico? Quale assurdo progetto può esserci dietro tutto ciò? Quale Dio, che per sua Natura è l'Amore personificato, può permettere una cosa del genere? Mi si potrebbe rispondere che a quel bimbo è stata donata la Vita Eterna... D'accordo, ma intanto quel bambino l'unica cosa che aveva era la sua Vita e la sua Famiglia, che lo piangerà per sempre. Come può Dio fare progetti sulle persone, condannando intere famiglie all'infelicità per tutto il resto della loro Vita terrena? No, mi spiace, se devo credere in un Dio del genere preferisco non farlo. Preferisco pensare ad un Dio che non interviene nella nostra Vita. Badate bene che la realtà descritta sopra non è affatto irreale, andate in qualunque posto dopo che è accaduta una tragedia e troverete sempre qualcuno che benedice Dio... E qualcun altro che, invece, lo maledice. Lo stesso discorso lo si potrebbe fare per quelle guarigioni avvenute da malattie. Non ci può essere logica e Senso in un Dio che costruisce progetti su ogni singolo uomo, e che poi apre o chiude gli occhi a seconda di quel progetto. Certo, i miracoli da malattia sono fatti davvero straordinari... Umanamente inspiegabili. Anche questa è una cosiddetta "domanda epocale" a cui non c'è una precisa risposta. Provando ad azzardare... Forse la chiave che fa scattare la guarigione sta dentro di noi, quel qualcosa di estremamente motivante che sprigiona una Forza talmente vasta da bloccare qualunque malattia. Del resto, è risaputo quanto l'uomo utilizzi soltanto una minima parte delle proprie capacità (10% mi pare). Una persona a me molto cara è guarita dopo aver udito in un sogno la frase: "La Forza di guarigione è dentro di te". Forse sta proprio li il segreto, anche questa volta scavare dentro se stessi, crederci davvero, amare ed avere un attaccamento talmente forte alla Vita da fermare qualunque cosa. E comunque la malattia sta dentro di noi, non è un qualcosa di esterno, quindi non è poi così improbabile che la partita si giochi nelle profondità più oscure e recondite dell'Anima. Forse a questo punto della lettura sarete belli e cotti. E un pò lo sono anch'io... Merita, però, dire due parole sulla figura di Gesù. Velocemente magari, lo approfondiremo meglio un'altra volta (a proposito, io ho buttato tanta carne al fuoco. Ora spetta a voi aprire un bel dibattito sul blog, se vi va. Lasciate i vostri commenti, opinioni, riflessioni, su ciò che ho scritto.) Lasciamo stare le cose che Gesù ha detto, ciò che ha insegnato al Mondo è davvero straordinario e non ha bisogno di alcun commento. A me qui, nell'ambito del discorso sulla presenza di Dio nella Vita delle persone, interessano le caratteristiche divine attribuite a Gesù. Sono assolutamente d'accordo con l'Islam, in questo caso: Gesù è stato un grandissimo profeta, un coraggioso rivoluzionario, un uomo pieno d'Amore per l'umanità, tutto quello che volete, ma non venitemi a raccontare che era figlio di Dio. Era, secondo me, un uomo normalissimo. Forse sarò troppo razionale, ma l'idea che Dio abbia un figlio mi lascia molto perplesso (di cos'è fatto poi 'sto Dio? Spirito? Pensiero? Che è?). E tutta la vicenda su Maria Vergine, "fecondata" da Dio, sinceramente mi sa molto di strampalata alla Roberto Giacobbo. Ammetto che forse potremmo essere troppo umani per concepire certe cose... Sorridendo, però, mi viene in mente la figura del povero Giuseppe, parodia dell'odierno marito sfortunato, zitto e buono, "cornificato" addirittura dallo Spirito Santo. E lasciategli a 'sto sant'uomo (davvero) un briciolo di onore... Va bhe, a parte gli scherzi, credo che bisogna prendere un pò razionalmente ciò che c'è scritto nei Vangeli. Per tanti motivi: il tempo trascorso, e tutto ciò che questi manoscritti hanno dovuto passare (ancora oggi ne vengono ritrovati di nuovi, senza contare poi tutta la vicenda degli Apocrifi disconosciuti dalla Chiesa)... Trascrizioni, traduzioni, viaggi, passaggi di mano eccetera. Sappiamo benissimo, poi, quanto l'Uomo sia in grado d'ingigantire e gonfiare una storia fino quasi a farla diventare leggenda (tipo quella del sangue di San Gennaro, che tutti gli anni torna liquido. Tutti fanno "finta" di crederci, quando in realtà si sa benissimo che viene scaldato per provocare il "miracoloso" evento). E se Gesù ha usato davvero certi termini, dobbiamo anche considerare l'epoca e la cultura in cui è vissuto. Magari, se non lo avesse fatto, non sarebbe diventato quello che poi è stato. Del resto, si racconta di figure molto simili a Gesù proprio nell'epoca in cui è vissuto. Si dice che anch'essi facessero miracoli, levitavano e robe simili. Solo che, nessuno, nè prima nè dopo di lui ha avuto l'ardire di proclamarsi figlio di Dio. Oggi, se qualcuno si proclamasse figlio di Dio, lo ricovererebbero in un reparto psichiatrico. Qualcuno di molto credente (non ricordo chi...) disse che se ritornasse Gesù ai tempi nostri (com'è scritto che avvenga) nessuno lo riconoscerebbe. Assolutamente d'accordo. In conclusione di questo lungo articolo vorrei, però, ribadire che è giusto e bellissimo che ognuno creda in quel che gli pare... Come gli pare. Se la religione, per alcuni, è il motore che li fa andare avanti benissimo cosi. Ci mancherebbe altro! Come già detto, per altri può essere invece l'Arte, l'Amore, la Passione eccetera (il problema è quando non si possiede alcun Fuoco Sacro dentro l'Anima)... Tutto è ben accetto, nulla è inutile... L'importante è che, alla fine, ci si ritrovi tutti insieme (ciascuno con la propria Diversità) ad essere, prima di tutto, UOMINI VIVI... Con Idee Spirituali e Materiali per cambiare e migliorare questo nostro Mondo. Grazie per avere avuto la pazienza di leggermi, Anima Blu

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